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L'angolo del meccanico

  • Installazione dei freni a pattino (tratto da manuale Shimano)
Comprimere l'arco e regolare mentre il ferodo è a stretto contatto con il cerchio.













Dopo aver regolato la posizione del portapattino in modo che la superficie del pattino e del cerchio si trovino nella posizione
mostrata nell’illustrazione, serrare il perno di fissaggio del portapattino


  • Come regolare l'escursione della leva freno per adattarla alla propria mano (Shimano Ultegra 6800 / Shimano Dura Ace 9000)
Regolare l'escursione della leva con un cacciavite a lama piatta. Dopo la regolazione verificare il funzionamento del freno

            
Freni a disco: 10 trucchi per farli funzionare bene e risolvere i problemi (tratto da "Bici  Strada")
 
Si discute ancora sulle differenze tecniche tra una bici con freni a disco o freni tradizionali, ma ormai il mercato ha preso una direzione ben precisa.
Quasi tutti i nuovi prodotti sono esclusivamente per freno a disco.
Tra qualche tempo, però, la maggior parte delle bici in circolazione saranno disc, quindi vale la pena cercare di capire come sfruttarle al meglio e di che manutenzione hanno bisogno.
In questo articolo, dunque, abbiamo preparato 10 consigli per ottimizzare le prestazioni dei freni a disco e risolvere (quasi) tutti i problemi.
 
1- Dimensione ottimale del disco

A nostro avviso il compromesso ideale è utilizzare un disco da 140 mm sul posteriore e da 160 mm sull’anteriore. In questo modo si ha una maggiore potenza frenante sull’avantreno e una migliore modulabilità sul posteriore.
Molte bici oggi presentano questa configurazione già di serie.
Il disco anteriore più grande riduce anche il rischio di surriscaldamento nelle discese lunghe, soprattutto per gli atleti più pesanti (Campagnolo, ad esempio, sconsiglia il disco anteriore da 140 mm a ciclisti con peso superiore a 80 kg).
Ciclisti molto leggeri potrebbero anche optare per due dischi da 140 mm, ma il risparmio di peso è talmente contenuto che non sempre ne vale la pena.

 

2- Tipologia di pasticche
Non tutti lo sanno, ma brand come Shimano e Sram danno la possibilità di scegliere tra due diverse mescole per le pasticche: organiche (in resina) e metalliche.
A onor del vero quasi tutti gli impianti di serie montano pasticche organiche.
Vediamo le differenze per capire quale può essere più adatta alle esigenze di ogni ciclista.
Le pasticche organiche hanno una mescola più morbida, che entra più facilmente in temperatura e ha un’ottima resa già dalle prime pinzate.
E’ ideale soprattutto in caso di pioggia e freddo.
Sono più silenziose, ma di contro si usurano prima e sono più soggette al surriscaldamento.
Le pasticche metalliche hanno una mescola più “dura” che resiste meglio a frenate potenti e prolungate e, quindi, a temperature di esercizio più elevate rispetto alle organiche.
Può essere una scelta ottimale in caso di discese lunghe e ripide.
Rispetto alle organiche la frenata è un po’ meno pronta, soprattutto in caso di condizioni meteo avverse.   Si usurano meno, ma sono più rumorose e consumano maggiormente il disco.
 
3- Ogni quanto cambiare le pasticche e il disco
Difficile fornire un dato preciso, poiché l’usura di entrambi i componenti è soggetta a numerose variabili.
A influire sul consumo sono soprattutto la tipologia di percorso (è ovvio che se c’è tanta discesa si frena di più), il peso del ciclista (un ciclista di 80 kg sottopone i componenti ad uno stress superiore rispetto ad uno di 60 kg) e le condizioni atmosferiche (pioggia e sporco velocizzano il consumo).
Il disco, se la bici viene trattata con cura e le pasticche vengono cambiate al momento giusto, dura molto di più, ma è comunque necessario fare attenzione all’assottigliarsi dello spessore della pista frenante.
Ogni brand fornisce un’indicazione sull’usura entro la quale è importante cambiare il disco.
Sia per il disco che per le pasticche il modo migliore per verificare l’usura è il controllo visivo.
Detto questo, ci sono due elementi importanti che possono indicare un’eccessiva usura delle pasticche: la corsa della leva che diventa più lunga del normale e una maggiore rumorosità in frenata.
Non dimenticate che a volte è necessario cambiare le pasticche anche se non completamente usurate: questo può accadere se si sono “cotte” dopo frenate troppo prolungate o se si sono accidentalmente contaminate con olio.
Durante la lubrificazione della catena, infatti, è possibile delle gocce possano raggiungere il disco posteriore.

4- Ogni quanto spurgare l’impianto
Lo spurgo dell’impianto idraulico è importante per garantire l’ottima funzionalità dei freni a disco. Serve a sostituire l’olio “usurato” e a togliere eventuali bolle d’aria entrate nel sistema. Il vostro impianto può avere bisogno di uno spurgo, ad esempio, quando la frenata è “spugnosa”, meno potente e la leva del freno ha una corsa troppo lunga.
Sarebbe opportuno eseguirlo ogni volta che si cambiano le pasticche e, in ogni caso, almeno una volta l’anno. L’olio minerale impiegato da Shimano ha una “vita” piuttosto lunga, ma nel caso di sistemi che utilizzano olio Dot (come Sram), più aggressivo, meglio se una volta ogni 6 mesi.
L’operazione non è difficile, ma richiede manualità e strumentazione specifica, dunque se non vi sentite in grado, lasciatela fare al vostro meccanico di fiducia.
Se lo eseguite in casa, è fondamentale utilizzare l’olio specifico richiesto dal produttore.
 
5- Serve effettuare un rodaggio alle pasticche?
Sì, perché permette di migliorarne la funzionalità e, soprattutto, di ridurre il rischio di vetrificazione e dunque la rumorosità in frenata.
Per effettuare un buon rodaggio eseguite 15 pinzate brevi e intense, seguite da 4 frenate più lunghe.
Lasciate raffreddare per bene dischi e pasticche e il gioco è fatto.
Alla fine, per completare il lavoro, risciacquate l’impianto frenante con acqua per togliere eventuali residui.

6- Sfregamento durante la pedalata: da cosa dipende?
Lo sfregamento delle pastiglie sul disco (insomma, il classico “Zin Zin”) è uno dei rumori più fastidiosi per chi pedala.
Può dipendere da un all’allineamento non perfetto della pinza con il disco, ma anche dal disco storto.
Nel primo caso è necessario allentare le viti di fissaggio della pinza, tenere tirata la leva del freno e serrare di nuovo le viti avendo l’accortezza di stringerle per gradi: 1/4 di giro ad una e 1/4 di giro all’altra fino ad arrivare alla coppia di serraggio corretta.
In questo modo evitate che, serrando completamente solo una vite, questa faccia ruotare la pinza compromettendo il centraggio corretto della stessa.
Se questa procedura non dovesse essere sufficiente, è necessario allineare la pinza manualmente, ovvero ci si deve accertare visivamente che il disco abbia uno spazio eguale fra le due pasticche e a quel punto si procede al serraggio graduale delle due viti.
Per quanto riguarda il disco, basta un leggero colpo accidentale (magari anche per montare la bici in macchina) oppure un raffreddamento troppo brusco, per piegarlo.
Si può sistemare con uno strumento specifico, o anche con una pinza, ma serve sapere dove mettere le mani.
Se lo sfregamento si presenta solo quando siete sotto sforzo, magari in piedi sui pedali, può essere dovuto alla flessione di qualche componente (compresa la forcella), ma la prima cosa da fare è controllare che il disco sia fissato nel modo giusto: controllate il serraggio della ghiera del Centerlock e ricordatevi che richiede ben 40 Nm di coppia.

7- Rumorosità in frenata, da cosa dipende
E’ un altro problema frequente che si presenta sulle bici dotate di freni a disco.
Può dipendere da vari fattori:
– pasticche consumate
– pasticche vetrificate a causa di un surriscaldamento eccessivo
– pasticche sporche
– Disco “cotto” (come nella foto in basso) a causa di un surriscaldamento eccessivo (ad esempio, una frenata prolungata e potente, su discese lunghe e ripide)
In tutti questi casi per risolvere il problema è necessario cambiare il componente danneggiato/usurato.
A volte, invece, la rumorosità è dovuta allo sfregamento delle pasticche sul disco al termine di discese lunghe.
Di solito, questo accade a causa del surriscaldamento dell’impianto, che provoca una leggera dilatazione dei materiali, ma tutto torna alla normalità in poco tempo.
 
8- Come pulire il disco
Un disco pulito funziona meglio ed è più silenzioso.
La cosa migliore è utilizzare dei prodotti specifici per la pulizia dei dischi.
In alternativa si può usare l’alcool isopropilico, che però non è così semplice da trovare.
Va bene anche l’alcool normale, magari concludendo la pulizia con un abbondante risciacquo con acqua.
 
 


9- Consigli per chi viaggia
Due piccole accortezze per chi deve smontare la bici per viaggiare in auto o in aereo.
Per prima cosa, se possibile, smontate i dischi dalle ruote, per evitare che si possano piegare a causa di colpi accidentali.
In secondo luogo, non dimenticate di inserire gli specifici spessori (nella foto sotto quello Shimano) tra le pinze quando la ruota non è in sede. Ciò eviterà che una pressione accidentale sulla leva faccia fuoriuscire le pastiglie dalla loro sede.
 
 

10- Attenzione all’eccessiva leggerezza
Sul mercato sono presenti molti prodotti aftermarket, che permettono di risparmiare qualche grammo di peso.
Verificate sempre che siano compatibili con i componenti originali e che non compromettano il corretto funzionamento e, quindi, la garanzia.
E considerate anche che possono essere più rumorosi e soggetti a un’usura precoce.
A nostro avviso, sull’impianto frenante, meglio privilegiare la sicurezza e l’affidabilità rispetto alla leggerezza.
Lasciamo che siano i produttori di impianti frenanti a portare avanti il processo di alleggerimento di questi componenti.


Cambio per bici da strada
Lunghezza della catena (1)

Quando il pignone più grande è da 27D o più piccolo

Cambio per bici da strada
Lunghezza della catena (2)

Quando il pignone più grande è da 28D o più grande

Con la catena posizionata al tempo stesso sul pignone più grande e sulla corona più grande, aggiungere 2 maglie al “numero minimo di maglie che è possibile collegare”.

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